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giovedì 17 novembre 2016

“Animali Notturni”: un thriller inquietante ed esteticamente perfetto

di Silvia Sottile

Vincitore del Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria alla 73^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Animali Notturni è la seconda prova da regista (dopo il bellissimo A single man del 2009 che valse a Colin Firth la Coppa Volpi) dello stilista Tom Ford.

Susan Morrow (Amy Adams) è un’algida gallerista d’arte che vive una vita poco appagante col marito Hutton (Armie Hammer), spesso fuori per lavoro. Un giorno riceve un manoscritto dal suo ex-marito, Edward Sheffield (Jake Gyllenhaal), che non vede da molti anni e che in effetti sognava di diventare uno scrittore. Si tratta di un romanzo che sta per essere pubblicato, un inquietante e cupo thriller ambientato in Texas che vede protagonista Tony (lo stesso Gyllenhaal) e la sua famiglia, aggrediti per strada, di notte, da una gang capitanata dall’equivoco e disturbante Ray  (Aaron Taylor-Johnson) che rapisce sua moglie e sua figlia sotto i suoi occhi. Il caso viene poi preso in carico dal laconico Tenente Bobby Andes (Michael Shannon). Susan si immerge completamente nella lettura di questo racconto violento, angosciante, che le riporterà anche alla memoria la sua storia con Edward, il modo drammatico in cui è finita, gli errori commessi, i rimorsi e i rimpianti. E pian piano si renderà conto che il libro rappresenta in realtà una vendetta dell’ex-marito nei suoi confronti.

Tutto il cast è a dir poco straordinario, in stato di grazia. Dalla splendida Amy Adams a Gyllenhaal, da Shannon (non ci stupiremmo di vederlo candidato agli Oscar come non protagonista) al sorprendente Taylor-Johnson, tutti riescono a dar vita a personaggi interiormente tormentati.

Oltretutto il regista denota grandi abilità nel riuscire a gestire magistralmente i diversi piani narrativi e spazio–temporali della storia, inserendo l’inquietante e violento racconto, metafora di vendetta, all’interno di una cornice apparentemente asettica che rappresenta il mondo patinato di Susan, in un sovrapporsi di realtà e finzione. Vi è anche un ulteriore livello narrativo incastrato in questo complesso e affascinante quadro  realizzato da Ford  (per l’occasione anche sceneggiatore, suo infatti l’adattamento dal romanzo Tony & Susan di Austin Wright), ovvero i ricordi.

È però dal punto di vista visivo che il regista/stilista dà una sua impronta originale e fortemente riconoscibile all’opera.  Si avverte infatti una forza dirompente grazie alle immagini e soprattutto ai colori utilizzati e alle diverse scelte cromatiche (realtà vs finzione) che nell’insieme creano una potenza estetica tendente alla perfezione, caratteristica peculiare del lavoro di Tom Ford, sublimata dalla fotografia di Seamus McGarvey.

Altro elemento tangibile e fondamentale nella costruzione di questo sconvolgente e indimenticabile thriller psicologico è dato proprio dall’abilità di utilizzare sapientemente il meccanismo della tensione, riuscendo ad innalzarne costantemente il livello. Tanti (e ben integrati) sono i richiami ai maestri del genere.

Animali Notturni, al cinema dal 17 novembre, è una pellicola avvincente e profonda che tiene lo spettatore incollato allo schermo per tutta la durata (due ore), trasmettendo una sensazione di inquietudine e fascino che non lasciano sicuramente indifferenti. Da non perdere.


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