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giovedì 14 aprile 2016

“Nemiche per la pelle”: commedia al femminile su una maternità inaspettata

di Silvia Sottile

Luca Lucini (Solo un padre, Tre metri sopra il cielo) dirige una gradevole commedia tutta al femminile, sceneggiata da Doriana Leondeff e Francesca Manieri (coautrice di Vergine Giurata di Laura Bispuri e Veloce come il vento di Matteo Rovere, attualmente in sala) a partire da un soggetto di Margherita Buy.

Le protagoniste di Nemiche per la pelle sono due donne completamente diverse tra loro, che non solo non hanno nulla in comune, ma addirittura si odiano. Eppure si ritrovano costrette dalle circostanze a condividere un’eredità molto particolare. Lucia (Margherita Buy) è una psicologa degli animali, progressista, fissata con l’alimentazione biologica, che crede negli spiriti e veste camicioni informi in fibra naturale; Fabiola (Claudia Gerini) è una ricca donna d’affari, arrivista e meschina, sempre arrampicata su tacchi altissimi e un po’ volgare, che pensa solo ai soldi e ai beni materiali. Una cosa che le accomuna, però, in effetti c’è: sono state sposate (una è l’ex moglie, l’altra l’attuale) con lo stesso uomo, Paolo, che muore improvvisamente (a inizio film) lasciando un’eredità inaspettata, un figlio avuto da una terza donna. Lucia e Fabiola, entrambe senza figli e poco inclini alla maternità, dovranno occuparsene insieme, non senza scontri, e trovare il modo di convivere tentando di conciliare le proprie diversità. Sarà naturalmente l’affetto per il piccolo Paolo jr (Jasper Cabal) a fare pian piano breccia nel loro cuore portandole finalmente a crescere e maturare. Sono dunque le due donne a tenere la scena, affiancate da due uomini relegati a comprimari: Stefano (Paolo Calabresi), l’avvocato di Paolo, e Giacomo (Giampaolo Morelli), il fidanzato di Lucia.

La regia di Lucini non è per nulla invadente e lascia carta bianca alla straordinaria chimica che si crea tra la Buy e la Gerini, due bravissime interpreti italiane che portano sullo schermo due donne diverse e complementari sia caratterialmente che a livello recitativo. Le loro performance si completano a vicenda regalando buffi e divertenti siparietti per una comicità garbata, mai volgare. Sono loro a reggere totalmente il film: Margherita Buy, nei panni di un personaggio ormai per lei abbastanza tipico che si è cucita addosso, dà di proposito uno spazio maggiore ad una strabordante e sorprendente Claudia Gerini, a tratti volutamente sopra le righe, ma senza mai cadere nella macchietta, vera trascinatrice della pellicola. Perfetti i tempi comici e interessante la scelta di raccontare con i toni della commedia un tema molto delicato come quello delle nuove famiglie che si vengono a creare per scelta o per necessità, evidenziando le difficoltà che possono sorgere nel crescere bambini piccoli che risentono molto della tensione che li circonda. Il messaggio positivo, forse un po’ troppo buonista (ma quando ci sono di mezzo i sentimenti, questa visione fa sempre bene al cuore) alla fine è proprio questo: la famiglia è il luogo in cui c’è affetto.

Le vicende sono ambientate a Roma, la Roma bene, quella degli attici di lusso e del quartiere Coppedè, ma possiamo facilmente perdonare il piccolo difetto di una visione un po’ troppo patinata della città visto che la pellicola in fondo funziona bene. Belle anche le musiche originali di Fabrizio Campanelli , mentre sui titoli di coda è piacevole ascoltare Piccoli Miracoli dei Tiromancino.

Nemiche per la pelle, nelle nostre sale dal 14 aprile, si rivela una godibilissima commedia, trainata da due brave attrici, che diverte e fa riflettere, in cui si ride ma anche ci si commuove.

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