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martedì 26 aprile 2016

“Grotto”: una magica avventura nelle Grotte di Frasassi

di Silvia Sottile

Grotto – scritto, diretto e prodotto da Micol Pallucca – è stato presentato al Giffoni Film Festival, dove ha ricevuto una calorosa accoglienza da parte dei bambini di età compresa tra i sei e i nove anni che con i loro voti e il loro entusiasmo l’hanno portato alla vittoria nella sezione ELEMENTS +6.
La storia, rivolta naturalmente ad un pubblico di bambini, richiama alla lontana quei film d’avventura per ragazzi che vedevamo negli anni ’80, tipo I Goonies.

Tre ragazzini costringono un loro compagno di classe a una prova di coraggio per entrare a far parte del loro gruppo: recuperare un teschio in una teca dentro una chiesa abbandonata. Improvvisamente il pavimento cede e il bambino viene inghiottito da una voragine. I tre rimasti fuori non sanno cosa fare e pensano alla fuga, ma la coraggiosa sorellina di uno di loro - che li ha seguiti - si cala nella voragine, trascinando con sé anche gli altri. I cinque si ritrovano in immense e labirintiche grotte nel ventre della montagna, senza via d'uscita. Sarà Grotto, una buffa creatura simile ad una stalagmite animata, ad aiutarli.

Partiamo dai pregi dell’opera, come ad esempio l’idea interessante di creare un prodotto tutto italiano rivolto ad un target di ragazzi, soprattutto ai più piccoli. Bravi anche i giovanissimi attori scelti per i ruoli dei cinque protagonisti: Christian Roberto (la piccola star del musical Billy Elliot), Gabriele Fiore e gli esordienti Iris Caporuscio, Samuele Biscossi e Leonardo Similaro.

L’avventura (e dunque anche gran parte del film) si svolge in una meravigliosa location naturale, le Grotte di Frasassi, in provincia di Ancona, luogo davvero suggestivo ed emozionante, uno splendido scenario di origine carsica formato da un susseguirsi di cunicoli e grotte, enormi cavità in cui si possono ammirare straordinarie sculture naturali ed uno spettacolo mozzafiato di stalattiti e stalagmiti. È stato difficile girare all’interno di un luogo tanto bello quanto ostico ma ne è valsa la pena. Il direttore della fotografia (Maxime Alexandre) è riuscito ad illuminare perfettamente l’ambiente evitando di renderlo claustrofobico, anche a costo di edulcorare un po’ troppo l’atmosfera e le eventuali difficoltà patite dai ragazzi nel film, che rischia quindi di apparire inverosimile.

Veniamo, dunque, ai punti deboli della pellicola: di spirito d’avventura in stile Goonies ce n’è ben poco, si prova ad analizzare (in maniera piuttosto superficiale) le interazioni tra i bambini, l’amicizia, il bullismo, con un copione fin troppo prevedibile e uno svolgimento eccessivamente statico. Immaginiamo la difficoltà di girare in un luogo del genere, ma un po’ più di azione sarebbe stata gradita, considerato che i ragazzi di oggi sono abituati a ben altri effetti speciali. Risulta eccessivo anche il paragone con E.T.: il piccolo Grotto infatti è molto limitato nei movimenti, nelle espressioni e nell’interazione, troppo è ancora il gap tecnico con le pellicole americane da cui Grotto prende le distanze anche a livello di scrittura (semplicistica) e impostazione (edulcorando la realtà). L’unica cosa che divertirà tanto i bambini sarà il modo di esprimersi di questa buffa stalagmite animata: suoni gutturali, o meglio, rutti.

Nell’insieme Grotto rimane comunque un discreto prodotto italiano dedicato ai più piccoli, un primo interessante tentativo (riuscito solo a metà) di raccontare un’avventura con protagonisti esclusivamente bambini e naturalmente si rivela anche uno spot pubblicitario per la meravigliosa bellezza delle Grotte di Frasassi. Nelle nostre sale dal 21 aprile.

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