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lunedì 23 novembre 2015

“Hunger Games : Il canto della rivolta – Parte 2”: la conclusione della saga young-adult

di Silvia Sottile

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, diretto da Francis Lawrence,  inizia esattamente là dove era finita la prima parte, riprendendo il terzo ed ultimo libro della saga scritta da Suzanne Collins (a cui i film si sono mantenuti sempre abbastanza fedeli) ambientata in un futuro distopico post-apocalittico.

Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence), la ragazza del distretto 12 che si era offerta come Tributo per i giochi mortali (gli Hunger Games, appunto) di Capitol City per salvare la sorella Prim (Willow Shields) e poi era stata trasformata in uno strumento di propaganda del potere politico detenuto dal presidente Snow (Donald Sutherland) si trova al distretto 13, roccaforte sotterranea e militare dei ribelli. Ma anche la presidente Coin (Julianne Moore), a capo della rivoluzione di Panem, non esita ad usare l’immagine della ragazza, manipolando i media per ottenere ciò che vuole, trasformandola nella Ghiandaia Imitatrice, simbolo della rivolta. Katniss, sempre riluttante e insofferente a questi condizionamenti esterni, prende finalmente consapevolezza di sé e decide di portare avanti i suoi piani accompagnata dai suoi amici più fidati: insieme a Gale (Liam Hemsworth), ormai sempre più in versione soldato, Peeta (Josh Hutcherson), psicologicamente distrutto dal “lavaggio del cervello” operatogli da Snow, con continuo bisogno di aiuto e conferme, Finnick (Sam Claflin), alla troupe televisiva armata e a pochi altri componenti dell’esercito ribelle (la squadra 451) vuole raggiungere Snow ed ucciderlo in una resa dei conti finale, per ciò che ha fatto a lei e ai suoi cari e per costruire un futuro migliore per la nazione. Ci troviamo dunque di fronte ad un vero e proprio film di guerra. I giochi, sebbene letali, sono un lontano ricordo, qui si combatte davvero per la sopravvivenza.

L’azione e l’adrenalina sono garantiti dalle scene mozzafiato all’interno di Capitol City, in cui i nostri eroi, per raggiungere il loro obiettivo, devono sfuggire ai “baccelli” ovvero delle trappole mortali che rendono la città una sorta di arena degli Hunger Games. Tra inseguimenti, fughe e combattimenti corpo a corpo nei sotterranei contro gli “ibridi” (una specie di mutanti), il pathos è assicurato, grazie anche alle immagini dinamiche e agli ottimi effetti speciali. Non mancano (anzi abbondano) i momenti riflessivi, di dubbio, introspezione e dialogo, così come i necessari colpi di scena finali atti a rendere epico il racconto.  

Nel cast d’alto livello, oltre agli attori già citati, troviamo Woody Harrelson (nel ruolo di Haymitch), Elizabeth Banks (Effie), Stanley Tucci (Caesar), Jena Malone (Johanna), Natalie Dormer (Cressida) e il compianto Philip Seymour Hoffman (Plutarch Heavensbee).
Ma la protagonista assoluta è lei, Jennifer Lawrence, che rende credibile Katniss, con la sua innata bravura ed espressività. L’attrice, premio Oscar per Il lato Positivo, è senza dubbio tra le giovani più talentuose del panorama Hollywoodiano. Il suo personaggio rappresenta un’eroina femminista che sacrifica la gloria per inseguire i suoi ideali (rischiando la vita) e si ribella a questa società dell’immagine vittima della manipolazione mediatica di Orwelliana memoria. È evidente il forte messaggio di critica alla propaganda politica contemporanea, messaggio importante per la presa di coscienza dei giovani. Ed è grazie a questo modo di rivolgersi ai giovani che Hunger Games diventa qualcosa di più di una saga post adolescenziale, i cui temi profondi coinvolgono anche il pubblico di ogni generazione.

Ciò che continua purtroppo a non convincere è la decisione, indubbiamente di carattere commerciale, di dividere in due Il canto della rivolta, difatti il film ne risente, seppur in maniera minore rispetto alla prima parte. In particolare il ritmo risulta lento, dando l’impressione di essere allungato e alcuni dialoghi ripetitivi, non necessari. Altra piccola pecca: la fine ci ricorda un po’ troppo Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re, con più finali consecutivi.
Ma in definitiva, considerata nel suo insieme, la saga risulta perfettamente riuscita e d’alto livello sia tecnico che contenutistico, con una conclusione degna delle epiche vicende narrate. Quest’ultimo capitolo non deluderà le aspettative dei fan.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 è nelle nostre sale dal 19 novembre.


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