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mercoledì 21 ottobre 2015

“Io che amo solo te”: commedia fresca e solare sull’amore e il matrimonio

di Silvia Sottile

Ambientato nella splendida cornice pugliese di Polignano a mare, con le sue case bianche arroccate a picco sull’Adriatico, Io che amo solo te racconta la storia di un matrimonio, di un amore del presente e uno del passato. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini, un bestseller che ha venduto oltre 200.000 copie. A portarlo sul grande schermo il regista Marco Ponti, amico di lunga data dello scrittore.

Damiano (Riccardo Scamarcio) e Chiara (Laura Chiatti) stanno per sposarsi: tra i preparativi, gli imprevisti dell’ultimo momento e l’arrivo dei parenti, sono colti da dubbi e incertezze più o meno prevedibili. Però forse i veri protagonisti, veicolo di profonde emozioni, sono la mamma di lei (Ninella – Maria Pia Calzone) e il padre di lui (Don Mimì – Michele Placido) che da giovani avevano vissuto un grande amore ma non si erano potuti sposare perché la ricca famiglia di Mimì non voleva avere nulla a che fare con quella di Ninella, rea di avere un fratello (Franco – Antonio Gerardi) in carcere. In un piccolo paese del sud il matrimonio di Damiano e Chiara diventa dunque l’evento dell’anno dove può succedere davvero di tutto…  e in soli tre giorni!

Ponti ha il merito di costruire una commedia brillante, solare, una ventata d’aria fresca nel panorama cinematografico italiano, avvalendosi di un’ottima sceneggiatura, supportata da un cast di primo livello. Salta subito all’occhio la straordinaria intesa tra Scamarcio e la Chiatti, una coppia ormai più che rodata a livello professionale, con un fantastico feeling che traspare dallo schermo. E naturalmente non c’è bisogno di sottolineare la bravura di Michele Placido e Maria Pia Calzone che ci regalano i momenti più commoventi della pellicola. Gli aspetti divertenti di questo film corale sono invece affidati ad alcuni dei nostri migliori comici, tutti perfettamente in parte: la  sempre simpaticissima Luciana Littizzetto (zia Dora), sposata con Dino Abbrescia (zio Modesto), Dario Bandiera (nel ruolo del truccatore Pascal) ed Enzo Salvi (Giancarlo Showman). Importante, ai fini della trama, anche il personaggio di Orlando (Eugenio Franceschini), fratello dello sposo.

Tra servizi fotografici, problemi all’abito da sposa, improvvise e toccanti rivelazioni, giri in vespa e tuffi in mare sullo sfondo del meraviglioso paesaggio di Polignano sferzato dal maestrale, il pubblico ha modo di ridere di cuore ma anche di riflettere, lasciandosi coinvolgere dai momenti più intensi, che riescono a commuovere con delicatezza. La Puglia (e il Sud in generale) ne esce a testa alta, come un luogo in cui si crede ancora ai valori tradizionali ma vi è molta più apertura mentale rispetto a quanto si possa pensare.

La musiche di Gigi Meroni meritano di essere menzionate perché si sposano alla perfezione con l’alternarsi di emozioni nel corso della storia, la colonna sonora è ulteriormente impreziosita dalle note della canzone Io che amo solo te (che dà appunto il titolo al romanzo e al suo adattamento cinematografico) di Sergio Endrigo, interpretata per l’occasione da Alessandra Amoroso nella scena sicuramente più commovente e significativa del film. La regia dinamica e la scrittura impeccabile fanno sì che il ritmo non cali mai.


Io che amo solo te, nelle nostre sale dal 22 ottobre, è una commedia fresca e solare, che sa tanto di estate e di tempi passati, quasi anni ’60. Grazie all’ironia, al mix di emozioni e a un pizzico di nostalgia, si rivela un film brillante e molto godibile.

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