Parliamo di...

mercoledì 8 gennaio 2014

Con "Sapore di te" i Vanzina festeggiano i trent'anni da "Sapore di mare"


di Emanuela Andreocci

Sapore di mare, il film che lanciò definitivamente le carriere dei Vanzina, nell'immaginario collettivo del pubblico che ama questo tipo di commedia, è un cult del genere con vette difficili da riproporre. 
A distanza di trent'anni con Sapore di te, in uscita il 9 gennaio, i due fratelli portano sullo schermo quello che è un nostalgico omaggio al loro film più famoso riproponendone la struttura narrativa, vicende simili e l'inconfondibile ambientazione della Versilia che fa da sfondo alle storie e agli amori, ricambiati e non, dei protagonisti.
Il film girato negli anni '80 narrava gli anni '60 con un veloce tuffo finale nella contemporaneità, lo stesso succede oggi: si raccontano gli anni '80 (dunque quelli in cui eravamo rimasti) per poi concludere la storia trent'anni dopo e capire cosa è successo ai protagonisti. 
Tra le musiche di una colonna sonora fortemente d'immedesimazione e le spiagge che ben conosciamo si svolgono le vicende della famiglia Proietti (Nancy Brilli, Maurizio Mattioli e Katy Saunders), dei coniugi De Marco (Vincenzo Salemme e Valentina Sperlì), di Anna e Armando (Martina Stella e Giorgio Pasotti), di Luca e Chicco (Eugenio Franceschini e Matteo Leoni), della soubrette Susy Acampora (Serena Autieri) e del bagnino Renato (Paolo Conticini). Un cast dunque estremamente ricco per un trama che, in fin dei conti, è estremamente povera, fatta di amori e tradimenti, amicizie e bugie, qualche goliardia (decisamente minori per quantità e qualità rispetto a Sapore di mare) e tanto tanto già visto. 
Nonostante tutto, il film risulta lo stesso abbastanza piacevole, forse perché il mare e i balli alla Capannina mettono in qualche modo di buonumore riportando alla memoria tempi ormai passati, forse perché si coglie dell'autoironia (difficile dire se riuscita o meno) nel nominare più volte i vecchi film e le combriccole di Jerry Calà o forse semplicemente perché nel marasma del caos di relazioni di cui il film è costellato (lo sfortunato Chicco che non riesce a concludere con nessuna ragazza, Luca che invece, inarrestabile e irresistibile, non riesce a tenersene una, l'onorevole De Marco che è un impunito ma dichiarato farfallone e l'antiquario Armando che tenta con fatica di mettere la testa a posto) risplende la felicissima coppia romana formata dalla Brilli e Mattioli. I due sono gli unici protagonisti completamente positivi del film, puri e buoni: si vogliono bene e lo dimostrano, agiscono de core e de panza e regalano risate genuine che alzano decisamente la media, contrastando una velata quanto amara malinconia di fondo che sembra riproporsi ogni estate. Ci sono cose che non cambiano mai anche se, forse, dovrebbero.
 

Nessun commento:

Posta un commento