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domenica 6 ottobre 2013

"Sleepy Hollow": convince anche il secondo episodio.

di Emanuela Andreocci

Già nella recensione del primo episodio abbiamo tessuto le lodi di Tom Milson, l'attore che interpreta Ichabod Crane, ma dopo aver visto la seconda puntata è necessario tornare a parlarne: sarà per la sua faccia da bravo ragazzo, per i suoi occhietti furbi e per il suo accento così british, ma protagonista più appropriato certamente non si poteva trovare. Il modo in cui si muove con destrezza nei luoghi che riconosce spiazza, mentre la difficoltà che incontra per aprire un rubinetto o per capire il funzionamento di una lampadina intenerisce; gli si crede ciecamente e non lo si mette mai in discussione nonostante l'assurdità delle sue affermazioni e il modo anacronistico in cui vengono poste.
Divertente e curioso il legame che si instaura con la determinata tenente Mills, la cui situazione continua ad essere quantomeno complicata: i poliziotti che avevano visto il cavaliere senza testa ritrattano la loro testimonianza e il suo superiore Frank Irving (Orlando Jones) da una parte comincia a darle un po' più di libertà di movimento, ma dall'altra cerca di "indirizzarla" verso un comportamento corretto perché non può permettere che nel suo dipartimento si spargano voci assurde che compromettano il suo operato. La poliziotta è quindi in una morsa, incastrata tra quello che prevede il suo ruolo ufficiale e quello invece che la sua coscienza le impone di fare, e si troverà ben presto, più di quanto possa immaginare, a fare i conti con il suo doloroso passato che sembra guadagnare sempre di più terreno.
Il secondo episodio di Sleepy Hollow conferma, quindi, tutti gli ottimi presupposti del pilot: conosciamo un po' di più i personaggi (che, nel frattempo, si conoscono di più anche tra di loro), si aggiungono elementi che vanno a delineare meglio la figura dell'inquietante cavaliere senza testa (compare, infatti, il Diavolo, si scopre che ci sono streghe buone e streghe cattive e che i quattro Cavalieri dell'Apocalisse - Conquista, Guerra, Carestia e Morte - saranno preceduti da altri spiriti malvagi che apriranno loro la strada), si continuano a incastrare sapientemente flashback e visioni e ci si interroga sulla natura e funzione di alcuni personaggi che fanno di nuovo la loro comparsa.  Horror e fantasy, azione e drama vanno a braccetto: quello che sulla carta potrebbe sembrare addirittura "troppo", sullo schermo televisivo dà vita ad immagini avvincenti ed emozionanti, che scorrono piacevolmente e che certamente invogliano a proseguire nella visione. 
Rinnoviamo il monito: attenzione a non perdere la testa...!

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