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domenica 29 settembre 2013

"The Crazy Ones": lampadine accese per la scoppiettante coppia Williams-Gellar

Ho un debole, da sempre, per l'eclettico e formidabile Robin Williams. Lo posso confessare tranquillamente, tanto so bene di essere portavoce di un gruppo decisamente più nutrito. Quando ho saputo del suo ritorno in tv, dopo ben trent'anni dalla sua ultima apparizione televisiva da protagonista in Mork & Mindy, non stavo nella pelle. E il pilot di The Crazy Ones, la nuova serie di David E. Kelley, non ha assolutamente disatteso le mie aspettative: la sitcom in onda dal 26 settembre 2013 sulla rete CBS racconta le vicende di un'agenzia pubblicitaria di cui l'istrionico attore è titolare nei panni di Simon Roberts, mentre Sarah Michelle Gellar (la nota e amata Buffy - L'ammazzavampiri) interpreta sua figlia Sidney, direttore creativo. Accanto a loro Lauren, una segretaria stereotipata interpretata da Amanda Setton), Andrew (Hamish Linklater) ed il "piacione" Zach (James Wolk), che nella prima puntata si rivela essere un'ottima spalla per Williams, con delle finte improvvisazioni che vedono protagonisti entrambi che sorprendono in maniera assolutamente positiva. 
Bastano i primi 20 minuti (questa la durata di ogni episodio) per capire cosa abbiamo difronte: Williams nei panni di Roberts può dar sfogo a tutta la sua bravura e voglia di divertirsi e mettersi in gioco, arricchendo il suo personaggio con tutte le sfaccettature, gesti e timbri del suo vastissimo repertorio. Non dobbiamo aver paura che l'attore prenda il sopravvento sul personaggio e lo divori perchè quella di Simon Roberts è la parte perfetta per "Mr. Doubtifire", ed i personaggi che lo circondano da una parte lo supportano e incoraggiano, (vedi Lauren che non resiste alle sue battute), dall'altra cercano di contenerlo frenando il suo estro. La figlia, più rigida e lavorativamente più convenzionale, scoprirà di non essere così diversa dal padre concedendosi anche lei piccoli momenti di sana follia. D'altronde, ed ecco spiegato anche il titolo della serie, sono due i motivi che hanno spinto Sidney ad intraprendere questa carriera: suo padre, naturalmente, e "Here's to the Crazy Ones", la pubblicità del 1997 simbolo del thinking different della Apple in cui non si vende un prodotto, ma si trasmette un'idea. Mossa da un così nobile intento, a cui si unisce il disperato tentativo di non perdere l'incarico affidato dal colosso McDonald's, vogliamo che Sidney Roberts, figlia di cotanto padre, non riesca a convincere Kelly Clarkson (la cantautrice statunitense vincitrice del talent show American Idol nel 2002) a registrare un jingle per vendere hamburger? 
Non sappiamo cosa succederà nei prossimi episodi, ma lavoro e vita privata si fonderanno sicuramente in un bel connubio spumeggiante, divertente e inaspettato; da quel che viene sottinteso, probabilmente non mancheranno anche momenti più introspettivi nei quali si consoliderà il rapporto padre e figlia. Le basi, su tutti i fronti, sono ben solide, pronte a reggere il peso di un sicuro successo. 

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